Aritzo
Il comune di Aritzo (1223 abitanti al 31/12/2021) appartiene alla subregione della Barbagia di Belvì ed è situato a 796 metri di altitudine, in un territorio di tipo montano. Si estende sul versante occidentale del Gennargentu per 75 kmq, dista 74 km da Nuoro e 114 km dal capoluogo di regione.
Il territorio comunale, presenta una forma allungata da est a ovest e confina con i paesi di Belvì, Gadoni, Desulo, Seulo, Meana Sardo, Laconi ed Arzana. Il borgo è attraversato dalla tortuosa strada statale 295 che collega direttamente l’abitato ai comuni di Belvì e Tonara a nord, Laconi e Gadoni a sud.
L’economia è incentrata sul settore primario: le aziende agricole sono 281, mentre le imprese commerciali 113 e gli esercizi pubblici 90. Per quanto riguarda l’offerta turistica, invece, i posti letto sono 202. Tra le attività artigianali le più tipiche sono la produzione di coltelli a serramanico, la creazione di casse intagliate e la produzione di torrone e dolciumi. In passato, veniva praticato il commercio della neve che veniva trasportata con casse protette dalla paglia.
Le case del centro storico sono costruite secondo una tecnica tradizionale in scisto grigio verdastro poggiato di piatto e privo di intonaco. La viabilità interna è adattata alle isoipse, per questo gli edifici principali sorgono in allineamento lungo la strada principale dove si aprono delle piccole piazze gradonate per dare maggiore spazio alla viabilità.
Aritzo comprende diversi siti di rilevanza culturale ed ambientale: il Castello Arangino sorto nel 1917 ad imitazione delle fortezze medievali; “Funtana Cugnada” dove si trovano le antiche neviere; alcune Domus de Janas e il tacco di “Su texile” o “meseddu de Texile”, un monumento naturale distante 2 km dal centro abitato, a quota 975 m s.l.m..
All’interno della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, santo patrono del comune di Aritzo, è custodita una croce processionale quattrocentesca in argento di fattura sarda; lungo la stessa via si trovano le prigioni soprannominate “Casa delle Bruscias”, nelle quali è esposta la mostra permanente sulla magia e la stregoneria in Sardegna. All’interno del palazzo comunale si trovano opere dell’artista aritzese Antonio Mura; nella biblioteca Caocci invece, è presente un fondo bibliotecario sardo di notevole importanza.
Tra le ricorrenze ancora sentite dai cittadini di Aritzo, le più importanti sono: la processione di San Isidoro, organizzata da pastori ed agricoltori in aprile, e la sagra della Carapigna, che si tiene in estate. A settembre, in concomitanza con l’inizio della transumanza verso il Campidano, viene celebrato San Basilio, mentre in autunno si tiene la sagra delle castagne, durante la quale si esibiscono “sos poetas”.
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